lunedì 3 aprile 2017
Bambini e chirurgia. Idee per un accompagnamento in ospedale e il ritorno a casa
Nel 2001 ero a Londra e nell'ospedale pediatrico in cui facevo tirocinio ho imparato, osservato e studiato quanto è importante che i bambini e le loro famiglie siano accompagnati e sostenuti quando hanno da affrontare patologie pediatriche.
Ad oggi in Italia sono pochissimi i reparti di pediatria che forniscono ai pazienti e le loro famiglie un accompagnamento al ricovero (con tutto quello che comprende:interventi chirurgici, prelievi, visite, medicazioni,età) e un sostegno psicologico per il ritorno a casa. Così sia i bambini sia le famiglie hanno da fare riferimento alle loro risorse, a volte questo è più che sufficiente ad elaborare l'accaduto. A volte no.
Io mi occupo di aiutare i bambini e le loro famiglie ad affrontare le procedure mediche e le loro conseguenze. Di dare uno spazio, un senso ed una cornice in cui accogliere emozioni e sentimenti, in cui ciò che capita possa essere compreso al livello in cui è possibile farlo, in cui si possano accogliere le reazioni sane e comprendere quelle che segnalano una difficoltà.
Così mentre sono convinta che la distrazione , il gioco e le risate in corsia possono alleviare il ricovero, con molta forza so che a volte è fondamentale condividere la fatica, il dolore e la paura e parlarne, disegnarle con serietà.
Ad oggi in Italia sono pochissimi i reparti di pediatria che forniscono ai pazienti e le loro famiglie un accompagnamento al ricovero (con tutto quello che comprende:interventi chirurgici, prelievi, visite, medicazioni,età) e un sostegno psicologico per il ritorno a casa. Così sia i bambini sia le famiglie hanno da fare riferimento alle loro risorse, a volte questo è più che sufficiente ad elaborare l'accaduto. A volte no.
Io mi occupo di aiutare i bambini e le loro famiglie ad affrontare le procedure mediche e le loro conseguenze. Di dare uno spazio, un senso ed una cornice in cui accogliere emozioni e sentimenti, in cui ciò che capita possa essere compreso al livello in cui è possibile farlo, in cui si possano accogliere le reazioni sane e comprendere quelle che segnalano una difficoltà.
Così mentre sono convinta che la distrazione , il gioco e le risate in corsia possono alleviare il ricovero, con molta forza so che a volte è fondamentale condividere la fatica, il dolore e la paura e parlarne, disegnarle con serietà.
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